CRISTIANA DOBNER, Cosa sono queste pietre? Ascoltare la presenza silente.
CRISTIANA DOBNER, Cosa sono queste pietre? Ascoltare la presenza silente. Messaggero, Padova 2013. Pp. 205. € 20,00.
Autore: Cristiana Dobner, nata a Trieste (1946) da una famiglia di origine ungherese, è laureata in Lettere e Filosofia e specializzata alla Scuola di Lingue Moderne per traduttori ed interpreti di conferenze all’Università di Trieste. Ha conseguito inoltre: un Master en Estudios de la Diferenciasexual, Università di Barcellona; il Dottorato in Teologia Orientale; un Master in Teologia Ecumenica (ISE); e il TEB (Toulouse). È carmelitana scalza, e vive nel monastero di S. Maria del Monte Carmelo a Concenedo di Barzio (Lecco), dove è maestra delle novizie. Fra le sue opere: Luce carmelitana. Dalla santa radice, LEV, 2005; Se afferro la mano che mi sfiora… Edith Stein: il linguaggio di Dio nel cuore della persona, Marietti, Milano 2011; Il volto. Principio di interiorità: Edith Stein e Etty Hillesum, Marietti, Genova-Milano 2012. Scrive anche sull’Osservatore Romano e in riviste di vita carmelitana.
Contenuto: Sono16 proposte di lectio divina su testi biblici dell’Antico e del Nuovo Testamento,dove le pietre sono presenti con un forte valore reale e simbolico insieme. Si inizia con l’Antica Alleanza, e quindi con la pietra eretta da Giacobbe dopo quella notte solitaria e visionaria a Betel (Gen 28,10-22) e si prosegue con le tavole della legge, con la roccia da cui Mosè fa sgorgare l’acqua, con le 12 pietre dell’altare ricostruito da Elia, con la promessa di un cuore non di pietra ma di carne, e altri testi. Per il Nuovo Testamento si scelgono dei testi egualmente ispirativi, come la promessa ecclesiologica a Pietro (Mt 16,13-18), la città di Gerusalemme e il suo tempio splendido, il tentativo di lapidare Gesù. Ma si riprendono anche i testi che allargano il tema al valore simbolico: la pietra del sepolcro, le discussioni sui figli di Abramo, le pietre vive per il nuovo edificio spirituale, la pietruzza misteriosa dell’Apocalisse (Ap 2,2-17). Una ultima originalelectiodivina è sulle pietre dello Jadwa-Shem il petroso e impressionante memoriale della shoah, alla periferia di Gerusalemme. È il grido muto di milioni di esistenze annullate dalla crudeltà impazzita. A conclusione una postfazione di B. Secondin, direttore della collana “Rotem”, in cui il volume è inserito, giustifica la inserzione del libro come proposta originale e preziosa.
Valore: Lo studio della Parola come storia d’amore perché venga a trasfigurare il cuore, il lev, il centro decisionale della sua persona, contiene due inclinazioni: lo jetzer ha-tov, l’inclinazione al bene; e lo jetzerhara’, l’inclinazione al male. È diviso quindi, ma chiamato a non esserlo, ad unificarsi nel lev, grazie all’intimità con il Creatore. Queste pagine vogliono condurre alla trasfigurazione del cuore, partendo da testi biblici dove la pietra ha un protagonismo evidente. Lo studio d’amore proposto converge sulle pietre quali simboli che coagulano gli spiriti delle persone, le loro anime, le loro aperture all’infinito. La pietra ha un segreto messaggio, e con il suo imponente silenzio è presagio di pace. ‘Elohim farà scaturire per noi, come fece per Sansone (Gdc 15,19), l’acqua dalla roccia concava e ci potremo dissetare e ritrovare le forze a En Haqoré, la Sorgente del supplicante.